L’acqua come carburante per lo spazio, il progetto europeo coordinato dall’Unibo

8 mesi fa 132

Un nuovo orizzonte per l’esplorazione spaziale si apre grazie al progetto europeo WET – Water-based Electric Thrusters, coordinato dall’Università di Bologna. L’iniziativa, finanziata dal programma Horizon Europe, ha come obiettivo l’utilizzo dell’acqua come propellente per i veicoli spaziali. La ricerca si concentrerà sullo studio del plasma generato dall’acqua per sviluppare un propulsore elettrico capace di ridurre l’impatto ambientale delle missioni spaziali e di ottimizzare l’esplorazione dello spazio profondo.

Il progetto WET esplorerà le dinamiche di formazione e comportamento del plasma prodotto dall’acqua, puntando a creare un nuovo tipo di thruster elettrico destinato ai piccoli satelliti (SmallSats). Il prof. Fabrizio Ponti, docente presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Bologna, sottolinea: «Con questo progetto vogliamo fare un passo decisivo verso la standardizzazione di tecnologie di propulsione sostenibili, in grado di ridurre l’impatto ambientale delle missioni spaziali e di sfruttare le risorse disponibili nello spazio».

Il progetto prevede la collaborazione di un consorzio internazionale di nove università e istituti di ricerca provenienti da Europa, Africa e Oceania, che metteranno in campo competenze avanzate in ingegneria, fisica del plasma e innovazione tecnologica. Il focus principale è sulla creazione di un propulsore che sfrutta l’acqua come propellente ecologico, un’energia a basso costo con ampie possibilità di applicazione nello spazio profondo.

Il laboratorio Alma Propulsion Laborator...



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