Un ristorante del centro di Bologna è stato sospeso dopo che un controllo ha fatto emergere la presenza di un lavoratore senza contratto e gravi carenze nelle misure di sicurezza. Tra i sette dipendenti presenti, uno era “in nero” e nessuno aveva ricevuto la formazione o le visite mediche obbligatorie. La percentuale di irregolarità, superiore al 10%, ha fatto scattare la sospensione dell’attività e una maxi-sanzione.
In un secondo locale della stessa zona è stata riscontrata la mancata revisione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), obbligatorio per garantire la sicurezza del personale e individuare i pericoli sul luogo di lavoro. Entrambi i titolari dei ristoranti sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria per le violazioni accertate.
Anche in provincia la situazione non è risultata migliore. In una casa di riposo, la titolare non aveva provveduto né alla formazione né alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori. Per queste mancanze è stata denunciata e dovrà pagare sanzioni per oltre 3.000 euro.
Nuove irregolarità sono emerse anche nei ristoranti di Granarolo dell’Emilia, San Pietro in Casale e San Giovanni in Persiceto, dove i controlli su 30 dipendenti hanno portato a sanzioni per più di 15.000 euro. In tutti i casi sono stati accertati obblighi di sicurezza non rispettati, come la mancata formazione e la mancata sorveglianza sanitaria.
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