«Uccisione di Franco atto premeditato e intimidatorio, le autorità devono intervenire»

8 mesi fa 57

L’associazione LAV (Lega Anti Vivisezione) denuncia un atto di violenza premeditato nei confronti di un cane a Monte San Pietro, nel Bolognese, dove pochi giorni fa un cane meticcio, Franco, è stato brutalmente ucciso con un proiettile mentre passeggiava con il suo proprietario. L’uccisione è avvenuta nelle vicinanze del rifugio Riot Dog, che accoglie cani provenienti da situazioni di maltrattamento. LAV, impegnata a contrastare i maltrattamenti sugli animali, ha subito sollevato dubbi sulla natura della morte del cane considerandolo un atto premeditato e intimidatorio da parte dei cacciatori.

«Non possono più negarlo: l’uccisione di Franco sembrerebbe essere stato un atto premeditato e intimidatorio perché i cani liberi che passeggiano in natura insieme ai loro proprietari disturbano gli animali selvatici e non permettono ai cacciatori di muoversi liberamente per uccidere le loro prede. Quindi avrebbero scelto di punire chi ostacola il loro hobby sanguinario», ha dichiarato Annarita D’Errico, responsabile degli sportelli contro i maltrattamenti LAV.

La tragedia si è consumata in pieno giorno, quando Franco, accompagnato dal suo proprietario e da un altro cane, è stato colpito da un proiettile e successivamente il suo corpo è stato occultato. A pochi minuti dalla scoperta del cadavere, è stato trovato un grande strisc...



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