Il Comune di Zola Predosa ha approvato una delibera per introdurre un sistema di premialità nelle gare di appalto e nelle concessioni pubbliche, destinato alle imprese che garantiscono una paga oraria minima ai propri dipendenti. La decisione è stata annunciata tramite comunicato stampa nei giorni scorsi, senza, a quanto pare, alcun confronto preliminare con le organizzazioni sindacali.
La Cisl dell’Area metropolitana bolognese contesta il metodo adottato dall’amministrazione. «Mai convocati per un confronto», afferma Vincenzo Curcio, coordinatore della zona Cisl. «Si menziona di coinvolgere le organizzazioni sindacali e datoriali per verificare il rispetto dei contratti collettivi nazionali negli appalti comunali, peccato che questo coinvolgimento sia annunciato, a posteriori, senza aver organizzato prima un tavolo o un confronto in materia».
Curcio sottolinea che la Cisl non si è mai sottratta a partecipare a confronti sugli appalti con le Amministrazioni. «Ci pare quanto meno bizzarro non venire coinvolti a priori su una discussione sulla qualità degli appalti e poi essere chiamati a controllarne l’applicazione. Per noi salute e sicurezza, corretta applicazione dei contratti collettivi nazionali sono già responsabilità imprescindibili delle stazioni appaltanti e sono temi su cui continueremo a chiedere il nostro coinvolgimento».
La polemica evidenzia le tensioni tra Comune di Zola Predosa e sindacati sul metodo adottato e sulla trasparenza dei processi decisionali legati agli appalti pubblici.
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