A Bologna non ci sono taxi per un’anziana disabile diretta all’ospedale, ma l’accordo con il Comune?

3 settimane fa 53

Una donna bolognese di oltre 70 anni, con gravi problemi di salute e una disabilità, ha scritto al nostro giornale e ha raccontato di aver vissuto una situazione che definisce «umiliante» nel tentativo di raggiungere l’ospedale di Bologna. La mattina in cui aveva una visita medica urgente, i figli erano fuori città per lavoro e per lei spostarsi in autonomia fino alla fermata dell’autobus era impossibile. L’unica soluzione sembrava chiamare un taxi.

Dopo più di dieci minuti di attesa al telefono con Cotabo, un’operatrice le ha chiesto l’indirizzo per inviare un’auto, aggiungendo però che la conferma sarebbe arrivata tramite SMS. «Le arriverà un messaggio fra qualche minuto che le dirà se c’è la macchina e in quanti minuti arriverà», le è stato detto. Ma dopo pochi minuti sul cellulare è comparsa una comunicazione che la lasciava senza alternative: «In questo momento non abbiamo taxi liberi in zona, riprovi fra qualche minuto e scarichi l’app BTaxi».

«Non potevo aspettare, dovevo andare in ospedale. E cosa me ne devo fare dell’app se mi hanno dato la conferma che non ci sono taxi liberi?», racconta la donna. A colpirla è stato soprattutto il fatto che nessuno le abbia chiesto se fosse una persona disabile. «Ho ricordato di avere letto di un patto del Comune di Bologna con le aziende taxi che dovrebbero dare la priorità al trasporto delle persone disabili. L’operatrice al telefono non mi ha chiesto se sono disabile. Questi ac...



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