A Bologna si spaccano vetri delle auto e il Comune rimborsa, altri 50mila euro pubblici per “limitare i danni”

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A Bologna continuano i vetri d’auto spaccati e i cittadini a pagare due volte: la prima quando trovano l’auto danneggiata, la seconda quando i loro soldi vengono usati per coprire le spese altrui. Dopo aver bruciato in pochi mesi i 30mila euro stanziati in primavera, l’amministrazione Lepore ha deciso di rifinanziare con altri 50mila euro il fondo comunale per rimborsare chi subisce danni ai vetri dell’auto a causa di atti vandalici.

Finora sono state accolte 185 richieste, ma ne restano 307 in attesa. L’amministrazione parla di una misura per «fornire un supporto economico alle persone danneggiate» e per «promuovere una cultura della prevenzione, della responsabilità e del benessere urbano». Parole che però suonano come un tentativo di mascherare una realtà più semplice: il Comune non riesce a garantire sicurezza e, invece di affrontare il problema, preferisce pagare per “limitare i danni”.

Il meccanismo è lineare: chi trova il vetro dell’auto rotto presenta denuncia, allega la fattura della riparazione e chiede il contributo (non per intero). I rimborsi vengono assegnati in ordine cronologico, ma restano esclusi i veicoli già coperti da assicurazione, salvo in caso di franchigia. Una toppa, più che una soluzione.

Il problema resta

Il vero nodo resta irrisolto: le strade e i parcheggi bolognesi continuano a essere teatro di vandalismi e furti. Molti dei responsabili sono persone disperate, tossicodipendenti i...



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