Hanno reagito con calci e pugni contro i soccorritori che stavano tentando di salvare la vita della madre colta da un malore. È successo la scorsa notte in un’abitazione del Pilastro, dove due fratelli di 25 e 29 anni sono stati arrestati dai carabinieri di Bologna per lesioni a personale sanitario e resistenza a pubblico ufficiale.

La donna, una 60enne di origine congolese, era stata colpita da un improvviso malore. Due equipaggi del 118, arrivati in sette minuti dall’allerta, hanno tentato ogni manovra possibile, ma il decesso si è rivelato inevitabile. Alla notizia della morte, i figli hanno accusato i sanitari di non avere fatto abbastanza e hanno scatenato la loro rabbia contro i soccorritori: tra loro due volontari, una dottoressa della Rianimazione del Maggiore e un’infermiera del 118.

Le urla hanno attirato l’attenzione del vicinato, mentre gli operatori sanitari venivano insultati e colpiti. La situazione è degenerata fino a quando i Carabinieri sono arrivati per proteggere il personale medico. Anche contro i militari i due fratelli hanno tentato di scagliarsi, prima di essere immobilizzati e arrestati. Alcuni soccorritori hanno riportato ferite con prognosi tra i due e i sette giorni.

L’Azienda USL di Bologna ha condannato l’accaduto con fermezza, annunciando che si costituirà parte civile nei procedimenti giudiziari. La direttrice generale Anna Maria Petrini ha espresso vicinanza agli operatori: «Colpire chi ogni giorno è al servizio della vita e della salute delle persone è un atto intollerabile. A nome dell’intera Direzione, des...