Aumenta l’attenzione sulla sicurezza del personale sanitario a Bologna, dove in pochi mesi sono già stati registrati 56 casi di attivazione del “pulsante rosso” nei due principali ospedali cittadini. Il sistema di allerta rapida, attivato nel marzo scorso grazie a un protocollo d’intesa tra la Questura di Bologna, l’Ausl, il Policlinico Sant’Orsola e l’Istituto Ortopedico Rizzoli, consente al personale medico e infermieristico di chiedere aiuto immediato in caso di emergenze o situazioni potenzialmente pericolose.
L’ospedale Maggiore è stato il primo a introdurre il dispositivo, con 18 pulsanti attivi dallo scorso marzo. Al Sant’Orsola, invece, il sistema è operativo dalla metà di giugno con 11 postazioni. Fino ad oggi, sono circa 50 le segnalazioni avvenute al Maggiore e 6 al Sant’Orsola. Il sistema, oltre all’allarme visivo e sonoro, è collegato direttamente alla vigilanza interna e alla polizia. A completare il protocollo, c’è anche un sistema di interfono che consente una comunicazione immediata tra i soggetti coinvolti.
Dalla Questura fanno sapere che «in numerosi casi la richiesta di ausilio è stata poi revocata dallo stesso personale sanitario, a testimonianza dell’efficacia preventiva del sistema al fine di evitare possibili escalation violente, mentre gli interventi sono stati gestiti in prima battuta dal personale del posto di polizia e dalle guardie particolari giurate e solo in un minor numero di casi è stato necessario inviare un equipaggio di ‘volante’».
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3 mesi fa
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