A Bologna si riaccende lo scontro tra cittadini, associazioni e amministrazione comunale sul tema degli abbattimenti degli alberi. Tredici realtà cittadine hanno incaricato l’avvocato Dimitrios Osti di presentare una diffida formale al Comune di Bologna contestando quella che definiscono una gestione opaca del patrimonio arboreo pubblico.
Il fronte ambientalista accusa Palazzo d’Accursio di non rendere pubblici, come previsto dalla normativa sulla trasparenza amministrativa, gli elenchi delle piante destinate al taglio e gli atti che ne autorizzano l’abbattimento. Secondo i comitati, la mancata pubblicazione impedisce ai cittadini di prendere visione delle motivazioni, di chiedere controperizie indipendenti e di proporre soluzioni alternative.
Le tensioni si sono acuite dopo le risposte negative ricevute dai cittadini riuniti in viale Oriani, via Don Minzoni e in altre zone della città, dove hanno chiesto chiarimenti sugli interventi programmati. Anche la Consulta del Verde aveva sollecitato maggiore trasparenza, ricevendo però un netto rifiuto. «Come fare per ricostruire la fiducia perduta…», si era chiesta in un’assemblea la vicesindaca Emily Clancy, ma per associazioni e comitati quelle parole restano in contraddizione con l’atteggiamento dell’amministrazione.
Gli ambientalisti sottolineano, inoltre, come gli abbattimenti avvengano spesso «a sorpresa» e, in alcuni casi, persino in periodi in cui sarebbero vietati, alimentando dubbi sulla correttezza delle procedure. La diffida presentata dall’avvocato Osti richiama anche la normativa anti...

2 mesi fa
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