In Emilia-Romagna, uno dei principali bacini agricoli d’Italia, gli agricoltori affrontano una situazione critica per le semine autunnali di grano e orzo. Le recenti piogge e alluvioni, che hanno colpito duramente la regione, minacciano di compromettere fino al 30% della superficie coltivabile, in una zona che produce 230.000 ettari di cereali, fondamentali per le filiere della pasta e della panificazione di fama mondiale.
Campi allagati e costi in aumento
I campi, ormai inzuppati o addirittura allagati, rendono impraticabili le operazioni di semina. Inoltre, l’eccesso di umidità ha favorito la crescita di erbe infestanti, aumentando i costi per gli agricoltori già in difficoltà. Secondo Confagricoltura Emilia-Romagna, i terreni potrebbero restare inaccessibili ancora a lungo, mettendo a rischio l’intero ciclo produttivo.
Il presidente regionale di Confagricoltura, Marcello Bonvicini, ha dichiarato: «Rischiamo di perdere il 30% della superficie destinata a grano e orzo. Stiamo seguendo da vicino le aziende per valutare la possibilità di sostituire le semine autunnali con quelle primaverili, come mais e sorgo».
Emergenza in tutta la regione
Nella provincia di Bologna, con oltre 40.000 ettari destinati a grano e orzo, si prevedono mancate semine su circa 8.000 ettari. Le aree collinari, colpite da frane, e quelle alluvionate in pianura potrebbero restare inaccessibili per mesi. Una situazione simile si registra nel Reggi...

1 anno fa
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