Assistente infermiere? Nursind Emilia-Romagna: «Non è la soluzione alla carenza di personale»

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Con l’approvazione della nuova figura dell’assistente infermiere prevista per il 2025, il sindacato Nursind Emilia-Romagna interviene nel dibattito, sottolineando la necessità di un’analisi critica ma costruttiva. Antonella Rodigliano, segretaria regionale del Nursind, ha espresso la posizione dell’organizzazione, chiarendo che la scelta non è stata promossa dal sindacato, ma dalle Regioni in collaborazione con vari enti professionali e sanitari.

Una figura voluta dalle istituzioni, non dal Nursind

Rodigliano ribadisce: «Non ci siamo mai battuti per questa figura, è stata voluta dalle Regioni e dagli ordini professionali, con il parere di tutte le organizzazioni sindacali, inclusi OSS, Consiglio Superiore di Sanità e il Ministero della Salute». La segretaria ha poi richiamato le parole del segretario nazionale, Andrea Bottego, che ha definito il dibattito sull’assistente infermiere “inutile”, evidenziando come molte delle critiche nascano da una mancata comprensione del sistema sanitario.

Aspetti positivi e criticità della figura dell’assistente infermiere

Rodigliano ha ammesso che, nonostante le criticità, ci sono alcuni aspetti positivi nell’introduzione della nuova figura. «Crediamo fortemente che non sia la soluzione al problema della carenza di personale e della sempre più scarsa attrattività. Tuttavia, ci sono degli aspetti positivi in questa nuova figura. Il primo è che può lavorare solo insieme o su pianificazione di un infermiere, che ne stabilisce l’impie...



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