Bologna paralizzata da cortei e sciopero generale, «50mila in piazza» contro la guerra a Gaza

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Università chiuse, lezioni sospese e trasporti bloccati. Bologna si è svegliata stamattina sotto il segno dello sciopero generale indetto dall’Unione Sindacale di Base, che ha radunato oltre «50mila persone» (numeri degli organizzatori) in corteo da piazza Maggiore fino alla Bolognina.

Alle 11 la manifestazione è partita dal cuore della città, attraversando via Ugo Bassi, via Marconi, viale Pietramellara e via Stalingrado, fino a concludersi in piazza dell’Unità. In testa, i sindacati di base, seguiti da studenti, docenti, Vigili del Fuoco, medici e famiglie- A garantire la sicurezza sono stati schierati duecento agenti, con blindati e idranti davanti alla stazione ferroviaria.

«È iniziato così lo sciopero indetto dall’Unione Sindacale di Base contro la guerra a Gaza, a favore della Sumud Flottilla, in difesa del popolo palestinese contro gli attacchi del governo israeliano. Uno sciopero generale in tutta Italia per fermare il genocidio, per fermare l’economia di guerra, per fermare Israele e ribadire le priorità politiche e sociali del mondo del lavoro», ha commentato il sindacalista Usb Federico Serra.

I disagi

La giornata ha portato pesanti disagi al traffico, già messo alla prova dall’apertura del Cersaie e dai numerosi cantieri cittadini. Lunghe code si sono registrate in centro, in zona Fiera, a porta San Felice e in piazza dei Martiri. Intanto i collettivi studenteschi del Cas hanno incendiato alcuni cassonetti vicino al liceo Copernico e bloccato l’ingresso dell’istituto con catene, organizzando u...



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