Nel 2024 l’Emilia-Romagna si conferma tra le regioni italiane con il tasso di disoccupazione più basso. A rilevarlo è l’ Istat attraverso il rapporto «Noi Italia 2025 – 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo», che registra per il territorio emiliano-romagnolo un tasso al 4,3%, in calo di mezzo punto percentuale rispetto all’anno precedente.
Un risultato che pone la regione al sesto posto a livello nazionale, alla pari con il Friuli-Venezia Giulia e superata solo da Toscana, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige.
A commentare i dati è Massimo Melega, presidente di Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna, l’associazione che rappresenta i manager industriali delle tre province: «Nonostante il rallentamento della produzione evidenziato anche dal rapporto annuale 2024 della Banca d’Italia sull’economia dell’Emilia-Romagna, la disoccupazione è calata di un altro mezzo punto, e noi vediamo, dal nostro Osservatorio Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna, un calo netto dei colleghi disoccupati. Segno di un riposizionamento virtuoso dei nostri imprenditori, che stanno aggredendo nuovi prodotti e nuovi mercati».
Dietro al miglioramento dell’occupazione si intravede un tessuto economico resiliente, che continua a innovare e investire. A confermare la vitalità del sistema produttivo regionale c’è anche la crescita delle start up innovative. Dal 2012 al 2024, secondo la Banca d’Italia, quasi 2.900 società di capitali emiliano-romagnole si sono iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese, con una media di 7,4 o...

4 mesi fa
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