Il settore delle costruzioni in Emilia-Romagna registra un rallentamento nel secondo trimestre del 2025, con un calo del volume d’affari del 3,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La flessione colpisce soprattutto le piccole imprese, quelle da 1 a 9 dipendenti, che hanno subito un arretramento del 5%, mentre le medie realtà fino a 49 dipendenti registrano un -3,3%. Le grandi imprese con oltre 50 dipendenti, invece, hanno mantenuto sostanzialmente stabile il fatturato, con un incremento marginale dello 0,1%.
Nonostante il calo del volume d’affari, il trimestre evidenzia un incremento nel numero delle imprese attive nel settore: tra aprile e giugno ne sono nate 442, pari a un aumento dello 0,6%. Le imprese impegnate in lavori di costruzione specializzati hanno contribuito maggiormente a questa crescita (+335 unità), seguite da quelle impegnate nella costruzione di edifici (+106 unità).
Le prospettive per il 2025 indicano una chiusura del ciclo di crescita degli ultimi anni, con il valore aggiunto del settore che dovrebbe aumentare solo dello 0,1%. Secondo le stime elaborate da Prometeia per Unioncamere Emilia-Romagna, l’andamento dei bonus e degli incentivi fiscali legati alle costruzioni sta ridisegnando il panorama economico, anticipando per il 2026 una fase negativa con una possibile contrazione del 4,3% che segnerebbe l’inizio di un ciclo recessivo pluriennale.
«Al momento della rilevazione, avvenuta lo scorso luglio, le imprese si attendevano un lieve miglioramento della tendenza del volu...