Confabitare lancia una petizione per l’abolizione dei Consorzi di bonifica: «Enti inutili»

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L’associazione proprietari immobiliari di Bologna, Confabitare, ha intrapreso una battaglia per l’abolizione dei Consorzi di Bonifica, ritenuti inefficienti nel garantire la sicurezza idrogeologica e la corretta manutenzione dei corsi d’acqua. La petizione, lanciata a seguito delle recenti alluvioni che hanno colpito Bologna, ha già raccolto oltre 5.000 firme.

I Consorzi di Bonifica, incaricati della gestione e manutenzione delle risorse idriche, sono accusati da Confabitare di non aver attuato misure concrete per la protezione del territorio. «Dopo l’alluvione di maggio 2023 – afferma Alberto Zanni, presidente Nazionale di Confabitare – avevano l’obbligo di attivarsi per garantire un livello adeguato di protezione. A fronte delle risorse ricevute, la mancanza di interventi strutturali è ingiustificabile: la sicurezza richiede un impegno costante, non una goffa risposta alle emergenze».

Secondo Confabitare, nonostante le cartelle di pagamento inviate annualmente ai proprietari, i consorzi non hanno svolto il loro ruolo in modo efficace, come dimostrano i danni causati dalle recenti alluvioni. L’associazione aveva già denunciato l’inefficienza di questi enti un anno e mezzo fa, sperando in un cambiamento: «Alla luce della recente alluvione e dei canali sporchi e intasati, è ormai palese che gli interventi necessari non sono stati realizzati. Se chiudessero, se ne accorgerebbero solo i proprietari, che non dovrebbero pagare cartelle inutili», ha aggiunto Zanni.

Confabitare sostiene che i Consorzi di Bonifica siano diventati “c...



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