Il duplice omicidio avvenuto all’alba di ieri mattina in Bolognina, dove due uomini sono stati trovati accoltellati in un appartamento, accende i riflettori sul possibile movente. Secondo Piera Vitali, coach relazionale ed ex ufficiale della Polizia locale con esperienza nel campo della sicurezza, la dinamica del crimine lascia pochi dubbi sulla matrice emotiva della violenza.
«Le cronache mostrano che il coltello è un’arma sempre più utilizzata nei delitti in ambito intrafamiliare. Per questo a mio parere appare poco credibile l’ipotesi secondo cui alla base dei due delitti vi siano stati motivi legati al fitto della stanza, appare più verosimile che siano da identificare moventi di tipo passionale, rancori, odio, gelosie».
Non un regolamento di conti per questioni economiche, quindi, ma un’esplosione di rabbia legata a dinamiche intime, forse familiari. Una delle due vittime sarebbe stata sgozzata, un dettaglio che – secondo Vitali – rafforza l’ipotesi di un’aggressione guidata da un impulso profondo, violento e personale.
«Questo tipo di violenza – spiega la dottoressa Vitali – risponde generalmente a un codice d’onore, che induce ad infliggere ferite carnali, così come carnale è il sentimento distorto che quasi sempre riguarda un disagio familiare non elaborato da chi uccide in modo così spietato, basti pensare che una delle due vittime è stata sgozzata».
Per l’esperta, la scelta dell’arma è rivelatrice della psicologia dell’aggressore: non un colpo secco per uccidere, ma una serie di fendenti che rivelano la v...

6 mesi fa
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