Femminicidio moglie e suocera, a settembre il processo d’appello per Giampaolo Amato

5 mesi fa 91

Ripartirà il 29 settembre, davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Bologna, il procedimento giudiziario a carico di Giampaolo Amato, ex medico della Virtus Bologna e oculista, condannato all’ergastolo in primo grado per il duplice omicidio della moglie Isabella Linsalata e della suocera Giulia Tateo.

Il nuovo processo di secondo grado è stato disposto in seguito all’impugnazione presentata dai legali dell’imputato, il professor Franco Coppi e l’avvocato Valerio Spigarelli. I difensori hanno chiesto il rinnovo dell’istruttoria e l’esecuzione di una perizia tossicologica.

Secondo la ricostruzione dell’accusa, confermata dai giudici nella sentenza del 16 ottobre 2024, Amato avrebbe ucciso le due donne somministrando un mix letale di Sevoflurano, un anestetico, e Midazolam, un farmaco appartenente alla categoria delle benzodiazepine. Arrestato l’8 aprile 2023, il medico ha sempre sostenuto la propria innocenza: «Non ho ucciso né Isabella, né sua madre».

Nel processo figurano come parti civili la sorella della vittima e il fratello della suocera, assistiti dagli avvocati Maurizio Merlini e Francesca Stortoni. In primo grado, Amato era stato assolto dall’accusa di peculato, relativa al possesso dei farmaci utilizzati.

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