Bologna e provincia possono vantare un gelato artigianale di alta qualità, apprezzato sia dai residenti sia dai turisti. Tuttavia, l’esperienza di gustare un cono o una coppetta sta diventando sempre più onerosa per le famiglie. A lanciare l’allarme è Aduc, associazione dei consumatori, che ha monitorato il fenomeno con il supporto dei suoi sostenitori.
Negli ultimi anni, secondo quanto rilevato, le porzioni offerte dalle gelaterie si sono progressivamente ridotte, mentre i prezzi hanno subito un aumento costante. Una tendenza che rischia di trasformare un momento di piacere in un semplice assaggio.
Per ottenere almeno tre gusti, è ormai necessario ordinare un gelato di dimensioni medie, che ha un costo compreso tra i 4 e i 5 euro. Le coppette più piccole, spesso inferiori al palmo di una mano, contengono due gusti serviti con grande parsimonia, tanto che «di sicuro il primo gusto è l’unico di cui riceverai una quantità pur se minima, almeno sufficiente».
La questione diventa ancora più significativa se si considera il consumo familiare. Per una famiglia con due figli, concedersi un gelato nel fine settimana può arrivare a costare almeno 15 euro: due gelati medi per i bambini e due porzioni piccole per gli adulti. Su base mensile, si parla di circa 60 euro, che salgono a 240 euro nell’arco della stagione più calda.
«Spiace, perché il gelato non è solo gusto, ma anche festa. È sinonimo di compagnia. Un momento piacevole. Qualche minuto da assaporare», sottolinea l’associazione. E proprio il suo valore sociale rischia di essere compr...

2 mesi fa
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