Il lutto coniugale può avere conseguenze drammatiche per la salute, soprattutto per gli uomini. Un recente studio, condotto nell’ambito del progetto PNRR Age-It e realizzato da Chiara Ludovica Comolli, professoressa al Dipartimento di Scienze Statistiche “Paolo Fortunati” dell’Università di Bologna, insieme a Diego Pieroni e Valentina Ricci, attuari dell’INPS, ha rivelato che gli uomini vedovi vedono aumentare il rischio di mortalità del 35% rispetto ai loro coetanei sposati, mentre per le donne l’incremento è del 24%. Questa vulnerabilità, però, varia sensibilmente in base alla regione di residenza e alle condizioni socioeconomiche.
Uno studio pionieristico per l’Italia
L’analisi, la prima nel suo genere in Italia, si è basata su dati amministrativi INPS raccolti tra il 2014 e il 2022. Il team di ricerca, guidato dalla professoressa Comolli ha indagato l’impatto del lutto sull’aspettativa di vita dei pensionati di vecchiaia.
«I risultati che abbiamo ottenuto evidenziano la complessità delle conseguenze del lutto coniugale, che non solo agisce come uno shock emotivo e psicologico, ma può anche interagire con disuguaglianze economiche e sociali preesistenti», spiega la professoressa Comolli. «In un contesto come quello italiano, caratterizzato da un rapido invecchiamento della popolazione e da un numero crescente di famiglie composte da anziani soli, questa ricerca offre spunti concreti per interventi mirati di supporto psicologico, sociale ed economico».

                        9 mesi fa
                        218
                    





