In Emilia-Romagna affluenza più alta della media ai referendum, a Bologna solo un quesito supera il quorum

4 mesi fa 86

In Emilia-Romagna l’affluenza ai cinque referendum abrogativi ha superato il 38%, superando di circa otto punti percentuali la media nazionale. Un dato che conferma una partecipazione sopra la media, seppur leggermente inferiore alla Toscana, dove ha votato circa il 39%.

Bologna si conferma la provincia più attiva con un’affluenza del 44,6%, seguita da Reggio Emilia (42,1%), Modena (39,4%) e Ravenna (37,7%). Percentuali più basse si registrano invece a Forlì-Cesena (35,3%), Parma (34,4%), Ferrara (33,4%) e Rimini (31,1%). A chiudere la classifica regionale è Piacenza, con appena il 27,8%, ben al di sotto della media nazionale.

Tra i Comuni, i picchi di partecipazione si sono registrati a Fabbrico, in provincia di Reggio Emilia, con il 52,86%, e ad Anzola dell’Emilia, nel Bolognese, dove ha votato il 50,16% degli elettori. Ma a trascinare i numeri sono state le città più grandi: Bologna ha sfiorato il 48% (47,7%), Modena ha superato il 43% (43,9%) e Reggio Emilia si è attestata al 43,1%.

Nel capoluogo emiliano, il quorum del 50% + 1 è stato raggiunto solo per il quesito sulla cittadinanza, che ha ottenuto 141.946 votanti. I sì hanno prevalso nettamente: 108.846 voti favorevoli (77,64%) contro 31.352 contrari (22,36%),

Gli altri quattro quesiti, pur raccogliendo un forte consenso tra i votanti, non hanno superato il quorum. Sulla proposta di bloccare i licenziamenti illegittimi hanno votato 141.530 persone, con 126.449 sì (90,85%) contro 12.739 no (9,15%). Il quesito per garantire più tutele ai lavoratori ha raccolto...



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