Fipe-Confcommercio Ascom Bologna boccia l’ipotesi della mancia obbligatoria sullo scontrino. Roberto Melloni, presidente dell’associazione, sottolinea come l’idea avanzata dal maître Piero Pompili, direttore del ristorante Al Cambio di Bologna che ha proposto la mancia obbligatoria ai clienti «per salvare i ristoranti , sia «inadatta e inapplicabile» e ribadisce che la posizione espressa da Pompili «non riflette la posizione ufficiale condivisa dagli imprenditori e dai professionisti associati».
Secondo Melloni, l’introduzione di una mancia obbligatoria non risolve i problemi dei salari dei lavoratori di sala e cucina, ma rischia solo di creare conflitto tra clienti e ristoratori. «L’unico risultato è quello di dare visibilità a chi ha avanzato questa idea, che non tocca il cuore della questione – spiega –. Quello dei salari è un problema non solo dei pubblici esercizi, ma di tutti i settori e di tutti i lavoratori. È trasversale e si ripercuote sull’inflazione e sul potere d’acquisto».
Il presidente evidenzia che Fipe ha già affrontato la questione delle mance in passato, ottenendone la detassazione. Questo sistema permette ai dipendenti di ricevere direttamente quanto corrisposto dal cliente, senza che il ristoratore possa trattenere l’importo. «La mancia deve rimanere un gesto libero e spontaneo da parte dei clienti, come riconoscimento del lavoro svolto e del servizio offerto in sala e in cucina e non un obbligo», aggiunge Melloni.
Secondo il presidente, la soluzione ai problemi del settore non p...