Proprio mentre il Consiglio di Stato accoglie il ricorso di due tassisti contro l’introduzione generalizzata del limite dei 30 km/h, il Comune di Bologna sceglie di rilanciare il progetto “Città 30” con una nuova campagna di comunicazione dal titolo “Occhio alle strisce”. Un tempismo che appare quanto meno discutibile, in un momento in cui l’efficacia dell’intera iniziativa è messa in dubbio non solo da migliaia di cittadini, ma ora anche da una sentenza del Consiglio di Stato, almeno per quanto riguarda il lavoro dei tassisti.
La nuova campagna sarà inaugurata questa sera in piazza Maggiore con la proiezione di un video e proseguirà a settembre con l’installazione di banner e affissioni sui principali attraversamenti pedonali non semaforizzati. La protagonista è una mascotte “monocchio” accompagnata dallo slogan: «A Bologna ci fermiamo, fermati anche tu!».
Ma il quadro generale della sicurezza stradale racconta una storia diversa da quella narrata dai manifesti. I dati diffusi dallo stesso Comune indicano che, nei primi sei mesi del 2025, i pedoni coinvolti in incidenti sono sì diminuiti rispetto al 2022 e 2023 (-8,64%) e anche rispetto al primo semestre del 2024 (-7,87%). Tuttavia, la gravità di questi incidenti è aumentata: su cinque vittime totali della strada, quattro erano pedoni.
Nonostante ciò, l’amministrazione comunale continua a presentare Bologna C...

3 mesi fa
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