A Bologna il mercato degli affitti continua a mostrare segni evidenti di squilibrio, con prezzi spesso sproporzionati rispetto alla qualità degli immobili offerti. A denunciarlo è ADUC, Associazione Utenti e Consumatori di Bologna, che raccoglie sempre più segnalazioni da parte di cittadini in difficoltà nel trovare una sistemazione adeguata, soprattutto in una città dove la domanda resta molto alta.
Il problema principale, secondo l’associazione, è l’eccessivo costo richiesto per abitazioni che, nella maggior parte dei casi, presentano condizioni strutturali e funzionali mediocri. Si tratta spesso di appartamenti in classe energetica G, privi di manutenzione ordinaria e straordinaria, con impianti vecchi, infissi danneggiati, arredamenti datati e rubinetteria mal funzionante. Un livello qualitativo che non giustifica le cifre richieste, spesso pari a quelle di immobili ben più moderni.
Chi vive in affitto a Bologna si trova spesso costretto a farsi carico di piccole riparazioni attingendo a risorse proprie, anche ricorrendo a soluzioni “informali” pur di evitare lungaggini o spese maggiori. In molti casi gli inquilini segnalano contratti obsoleti e penalizzanti, proposti dai proprietari sulla base di modelli suggeriti da associazioni di categoria. In alcuni documenti è ancora presente la clausola del «visto e piaciuto», nonostante sia considerata inadeguata rispetto alle tutele minime per gli affittuari. «Manca inoltre la ripartizione per gli interventi di media entità», osserva ADUC, sottolineando c...

3 mesi fa
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