Per i disagi ai residenti dovuti ai cantieri del tram Confabitare chiede a Lepore di intervenire

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A Bologna, i cantieri del tram continuano a complicare la vita quotidiana di migliaia di residenti. Rumori costanti, difficoltà di parcheggio, problemi di accesso alle abitazioni e barriere per anziani e famiglie stanno rendendo complicato anche svolgere le attività più semplici, come fare la spesa. Per questo, Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare, l’associazione dei proprietari immobiliari, ha scritto al sindaco di Bologna Matteo Lepore per chiedere interventi immediati a favore di chi vive nelle zone interessate dai lavori.

Tra le richieste, contributi economici, agevolazioni fiscali su IMU e TARI, fondi di garanzia e sgravi per i residenti e proprietari immobiliari che subiscono i disagi senza alcun riconoscimento.

«Gli interventi in via San Felice, via Riva Reno, via San Donato, via Indipendenza, via Corticella e in via Larga, così come la chiusura del Pontelungo fino al 2026, stanno avendo un impatto diretto sulle famiglie che vivono e lavorano in queste zone. Non parliamo solo di attività economiche penalizzate, ma di residenti che ogni giorno devono fare i conti con strade chiuse, rumori costanti, rallentamenti del traffico e problemi di accesso alle proprie case. Si tratta di un disagio economico e sociale che non può più essere ignorato», sottolinea Zanni.

Confabitare denuncia come la viabilità alternativa, spesso spostata su strade secondarie inadeguate, provochi code quotidiane, infrazioni al codice della strada e difficoltà per i mezzi di emergenza. «È inaccettabile che i residenti e i proprietari non siano inclusi...



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