Dal 1 ottobre 30 nuovi agenti di polizia locale entreranno in servizio in Bolognina, raddoppiando la presenza del reparto territoriale che passerà da 30 a 60 operatori. Una decisione che arriva dopo tanto tempo in cui l’amministrazione comunale ha fatto pesare, anche giustamente, l’assenza dello Stato, sostenendo che la sicurezza fosse responsabilità esclusiva del governo (e in una buona parte lo è).
Eppure oggi, lo stesso Comune a annuncia un rafforzamento della polizia locale e nuovi interventi sull’illuminazione pubblica, sulla videosorveglianza e persino sulla prevenzione attraverso progetti per le associazioni. Dunque il Comune può intervenire davvero sulla sicurezza? La risposta è sì, e lo si sapeva già. Rientra nei poteri del sindaco. La domanda è: perché non lo ha fatto prima?
La Bolognina vive da anni una situazione di degrado e insicurezza, che le ordinanze della Prefettura non hanno saputo risolvere. L’assessora alla Sicurezza integrata Matilde Madrid ha ammesso che «a quasi un anno dall’avvio della prima ordinanza, considerata la sua scarsa efficacia nel risolvere i noti problemi in Bolognina che anzi in questi ultimi mesi si sono aggravati, abbiamo con forza chiesto, raccogliendo le istanze dei cittadini e ponendoci al loro fianco, un maggiore e risolutivo impegno sul territorio».
Parole che suonano come una presa di coscienza tardiva: dopo anni di insicurez...

1 mese fa
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