Polemica a Bologna sulla Consulta del Verde, Animal Liberation denuncia presunte irregolarità nelle elezioni

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Una serie di diffide e PEC inviate al Comune di Bologna da Animal Liberation e altre associazioni ambientaliste ha scatenato polemiche sulle elezioni del nuovo presidente della Consulta del Verde, previste per il 17 ottobre. Al centro della disputa, la presunta convocazione di componenti decaduti per mancanza di partecipazione, che, secondo le associazioni, sarebbero chiamati a votare nonostante abbiano violato i requisiti di presenza previsti dal regolamento.

Le accuse di Animal Liberation

Lilia Casali, presidente di Animal Liberation, ha ribadito la sua posizione in merito alla vicenda, sostenendo che il Comune di Bologna starebbe violando il regolamento vigente. Durante l’udienza conoscitiva dell’VIII Commissione consiliare il 27 settembre, Casali aveva già sollevato il tema delle assenze ingiustificate di numerosi membri della Consulta. Secondo la presidente, la partecipazione di questi componenti “pluriassenti”, che avrebbero mancato fino a 12 delle 14 sedute, renderebbe illegittima l’elezione del nuovo presidente.

«È assolutamente illegale l’intenzione del gruppo PD e di Coalizione Civica di violare il regolamento vigente e convocare membri che hanno fatto fino a 12 assenze su 14 sedute o altri pluriassenti che comparivano solo raramente per votare come desiderato dai “padroni del vapore», ha dichiarato Casali, puntando il dito contro le consigliere Simona...



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