Con mascherine sul volto e tute bianche, un gruppo di cittadini è sceso in strada per denunciare l’impatto che i cantieri del tram stanno avendo sulla qualità della vita nel quartiere San Donato, a Bologna. Il flash-mob, organizzato ieri sera dal Comitato Pro Viabilità-Vivibilità San Donato, ha acceso i riflettori su un malessere crescente tra i residenti, preoccupati per traffico, smog e sicurezza stradale.
La manifestazione è partita dal giardino Cervi di via Magazzari e ha percorso via San Donato. Tra gli striscioni si leggevano messaggi diretti: «La viabilità così non va» e «Fatti non chiacchiere». La protesta ha voluto mettere in evidenza come la chiusura di un tratto di circa 300 metri in direzione periferia stia causando, secondo i promotori, un aumento dell’inquinamento atmosferico e del rischio incidenti, oltre a blocchi nella circolazione.
«Disagi per cittadini e famiglie – si legge sulla pagina Facebook del comitato – traffico in tilt, aumento dell’inquinamento e del pericolo di incidenti, risultato della chiusura di un tratto di 300m di via San Donato in direzione periferia. Invertiamo la rotta, uniamoci per farci sentire».
Nei prossimi giorni, i rappresentanti del comitato contano di incontrare il sindaco Matteo Lepore per chiedere interventi immediati sulla viabilità e un confronto diretto con le istituzioni.
Intanto i lavori proseguono: dal 7 maggio il cantiere si è spostato sul lato sud della carreggiata di via San Donato, nel tratto compreso tra via Andreini e la rotonda Biavati. La rotatoria è stata temporaneament...

4 mesi fa
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