Referendum 8-9 giugno, protesta davanti alla Rai di Bologna: «Rompiamo il silenzio dei media»

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Manifestazione nel pomeriggio di ieri davanti alla sede Rai di Bologna: i comitati referendari chiedono attenzione da parte dei media sul voto dell’8 e 9 giugno.

La protesta contro l’assenza di copertura mediatica sui referendum promossi dalla CGIL ha fatto tappa ieri pomeriggio davanti alla sede Rai di Bologna. Con lo slogan «Adesso parliamo noi. Rompiamo il silenzio sui referendum», il comitato referendario ha denunciato quello che definisce un vero e proprio blackout informativo da parte dei media, pubblici e privati.

In contemporanea, in diverse città italiane si stanno svolgendo presìdi per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sul diritto dei cittadini a essere informati. Al centro dell’iniziativa ci sono i quesiti referendari legati alla dignità del lavoro, alla sua tutela e sicurezza, e all’ampliamento dei diritti di cittadinanza. I referendum, che saranno sottoposti al voto l’8 e 9 giugno, sono frutto della raccolta di firme che ha coinvolto milioni di persone in tutta Italia.

Secondo i promotori, il silenzio che circonda questi temi rappresenta una grave violazione del principio di pluralismo informativo, soprattutto da parte delle emittenti del servizio pubblico, che per mandato costituzionale dovrebbero contribuire alla formazione di un’opinione pubblica informata e libera.

«I referendum sono uno strumento di democrazia e partecipazione disciplinato dalla Costituzione e tutti i cittadini hanno il diritto di essere informati sulle questioni sollevate dai quesiti referendari che andra...



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