Ricorso dei tassisti contro Bologna Città 30, il Consiglio di Stato riapre la partita

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Il Consiglio di Stato accoglie l’appello e riapre il confronto sulla contestata misura che riduce il limite di velocità a 30 km/h. Dopo il respingimento iniziale del Tar Emilia-Romagna, il procedimento torna in aula: sarà il tribunale amministrativo regionale a dover decidere se il provvedimento abbia effettivamente danneggiato l’attività dei tassisti.

Nel novembre 2024, il Tar aveva dichiarato inammissibile il ricorso di due tassisti, Andrea Cappelli e Massimo Sarti, sostenendo che non esistesse un danno concreto causato dall’abbassamento dei limiti di velocità. La misura veniva considerata legittima e funzionale alla sicurezza stradale.

Ora, però, con una sentenza che cambia radicalmente la prospettiva. La corte del Consiglio di Stato non entra nel merito della questione, ma riconosce che i ricorrenti hanno un interesse concreto e attuale ad agire, anche sulla base di una perizia che evidenzia l’impatto economico della riduzione di velocità sul numero di corse giornaliere. «È facile intuire come questo rallentamento si traduca in una riduzione delle corse effettuabili del singolo tassista nell’arco di una giornata», si legge nella sentenza.

Il ricorso, presentato dall’eurodeputato di Fratelli d’Italia Stefano Cavedagna e sostenuto dall’avvocata Silvia Marzot, aveva ricevuto l’opposizione di associazioni favorevoli alla misura, tra cui la Fondazione Michele Scarponi e l’Associazione italiana familiari e vittime della strada.

Il Tar dovr...



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