Via le scritte, ma il degrado resta: è la sintesi delle preoccupazioni espresse dai residenti di via Capo di Lucca, che si trovano a fare i conti con una richiesta del Comune di Bologna giudicata tanto legittima quanto inefficace. La polizia locale ha infatti “intimato” la rimozione immediata delle scritte legate alla droga e di altri murales che compromettono il decoro urbano. Il costo dell’operazione? A carico dei proprietari degli edifici, come stabilito dalla legge.
«Non servirà a nulla»
Più che la spesa necessaria a ripulire le mura – stimata in circa 200 euro per condominio – a inquietare è la mancanza di azioni mirate a contrastare il vero problema: il degrado e la vivace movida notturna che anima costantemente la strada.
«Il Comune qui non si è mai fatto vedere – sottolinea un residente (al Carlino) che preferisce restare anonimo – e ora ci chiede di tirare fuori soldi dalle tasche per pulire i muri. Posso anche capirlo, ma forse quello che non capisce la Giunta è che presto saremo punto e a capo. Sotto le nostre case, ogni sera, ci sono gruppi di persone che fanno quello che vogliono. Crediamo sarebbe meglio porre un freno a questo, piuttosto che bussare alla porta dei cittadini».
Una decisione che divide
La vicenda è iniziata a dicembre, quando i condomini hanno ricevuto una lettera dalla polizia locale, con la richiesta di eliminare scritte e graffiti. Una richiesta che, pur comprensibile, viene vissuta come una soluzione parziale.

                        9 mesi fa
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