Helena, 50 anni, rischiava di perdere la propria abitazione questa mattina a Bologna. La donna, residente in città da oltre 15 anni e impiegata nelle pulizie di edifici pubblici, come la Sala Borsa, si trovava a fronteggiare difficoltà economiche temporanee, non imputabili a sue colpe. L’accaduto è stato comunicato da ADL Cobas Emilia Romagna – Associazione Diritti Lavoratori Bologna che ha denunciato le pressioni della proprietà in via Niccolò dall’Arca, titolare dell’intero palazzo.
Nonostante Helena avesse presentato proposte concrete per ripianare il debito e portare a termine il contratto di locazione, la donna era pronta a essere accompagnata alla porta dai tutori dell’ordine, in nome di motivazioni di sicurezza e legalità simili a quelle che negli ultimi anni hanno preceduto lo sgombero di spazi sociali in città.
Un gruppo di studentesse, attivisti sindacali e lavoratori precari si è mobilitato per sostenere Helena, riuscendo a rinviare lo sfratto al 28 ottobre. «Questa è la città che vogliamo, una città che non si rassegna al processo di espulsione dal posto in cui tanti e tante di noi studiano, lavorano e vogliono continuare a vivere e a lottare per un mondo migliore», hanno dichiarato gli attivisti.
La vicenda mette in luce le tensioni tra rendita immobiliare e diritto all’abitare, un problema che coinvolge non solo singoli cittadini come Helena, ma anche centinaia di studenti, lavoratori precari e famiglie che faticano a sostenere l’affitto.
L’appello alla solidarietà e all’organizzazione collettiva diventa così un mes...