“Stop al degrado” a Bologna, raccolte 15 mila firme dei residenti

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Da un lato i suoi monumenti, i portici e le piazze, patrimonio inestimabile, dall’altro lato sporcizia, schiamazzi, consumo di droga. Un degrado visibile, specie in alcune zone della città e che riguarda non solo l’estetica di Bologna, ma che ha conseguenze profonde sulla vita quotidiana dei cittadini e sulla percezione dei turisti. La preoccupazione per il degrado ha spinto l’associazione die proprietari immobiliari, Confabitare, a lanciare una raccolta firme per sollecitare un intervento da parte delle autorità.  

Più di 15.000 residenti hanno firmato per dire “Stop al degrado”, con la maggior parte delle segnalazioni provenienti dal centro storico e dalle periferie più colpite. «Chiediamo un intervento urgente da parte del sindaco Matteo Lepore per evitare una deriva pericolosa», ha dichiarato Zanni, presidente nazionale di Confabitare che ha sottolineato come la presenza di scritte sui muri, rifiuti abbandonati per strada, e fenomeni come il consumo di droga e la prostituzione stiano compromettendo il tessuto sociale della città.

Le segnalazioni raccolte sono state suddivise in tre categorie principali

Al primo posto, con 6.921 segnalazioni, pari al 42,93% del totale, ci sono le lamentele



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