Scade martedì 30 settembre la campagna di raccolta fondi che punta a salvare e rendere accessibile il materiale audio e video dell’ultimo processo sulla Strage di Bologna. L’obiettivo è digitalizzare le 76 udienze, oltre 450 ore di registrazioni, oggi conservate su cassette magnetiche destinate al deterioramento.
Il progetto, lanciato in occasione del 45° anniversario della strage, è promosso da BO FILM, dall’associazione ABC e da Ponte d’Archimede Produzioni, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna. I lavori di digitalizzazione sono già in corso e riguardano l’intero dibattimento celebrato davanti alla Corte d’Assise tra il 16 aprile 2021 e il 6 aprile 2022, su cui la Cassazione si è pronunciata definitivamente lo scorso 1° luglio.
Finora hanno partecipato oltre 150 donatori e manca ancora un ultimo passo per raggiungere i 6 mila euro necessari. «Il desiderio è che questo progetto si realizzi insieme a quante più persone possibili – ha dichiarato Serena Gramizzi, produttrice cinematografica di BO FILM e promotrice dell’iniziativa – che diventi testimonianza concreta della volontà collettiva della società civile di costruire un archivio di memoria.
Un archivio ha nel tempo la sua forza: giovani, studiosi, professionisti del futuro prossimo o più lontano, in questo modo potranno avere accesso a fonti chiare e certe, che spiegano il passato, anche nei suoi lati più oscuri e difficili. Le generazioni di domani potranno ricordare che a volerlo è stata una moltitudine di individui, che solo insieme formano la comunit...

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