Gli agricoltori – ma anche gli allevatori – dell’Emilia-Romagna sono divisi a riforme del proprio comparto orientate alla transizione ecologica. Rispetto al campione complessivo, sono più attenti all’ambiente e a norme del comparto orientate in tal senso. È quanto emerge dai questionari somministrati dal Centro di assistenza agricola (Caa) dell’Unsic, ramificato con 105 sedi a livello nazionale.
La ricerca, finalizzata alla realizzazione di una tesi del Master in Food Law presso l’Università Luiss di Roma e coordinata dall’agronoma Daniela Torresetti del Masaf, ha visto la diffusione a livello nazionale di un breve e semplice questionario, rigorosamente anonimo, per valutare, in particolare, le aspettative e la consapevolezza degli agricoltori riguardo al proprio contributo nella mitigazione del cambiamento climatico e per comprendere come possano tutelare il loro reddito fornendo cibo a prezzi accessibili.
Tra gli obiettivi dell’iniziativa anche l’individuazione delle aree di miglioramento per permettere all’associazionismo agricolo di impegnarsi e interagire in modo più efficace nell’attuale e complesso scenario del commercio globale.
Cosa emerge dai questionari a cui hanno risposto operatori del settore di tutta Italia?
Innanzitutto, per quanto riguarda l’identikit del campione, per il 78,9% hanno risposto agricoltori, quindi allevatori per il 21% e infine viticoltori per il 13,7% (era possibile fornire anche più di una risposta). La produzione aziendale prevalente ...

1 anno fa
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