Tari e bollette dell’acqua, bollettini pesanti e voci incomprensibili: cresce il malcontento tra i bolognesi

5 mesi fa 101

Aumenti consistenti, difficoltà di lettura delle fatture e scarsa chiarezza sulle tariffe: è il quadro preoccupante che emerge dal sondaggio condotto da U.Di.Con. Emilia-Romagna su Tari e bollette dell’acqua, che ha coinvolto anche residenti della provincia di Bologna. L’indagine ha raccolto le impressioni di cittadini in larga parte tra i 41 e i 70 anni (oltre il 70%), con una prevalenza femminile del 60%.

Tari: per uno su quattro supera i 300 euro

I dati parlano chiaro: il 40% dei partecipanti ha speso tra i 200 e i 300 euro per la tassa sui rifiuti, ma oltre il 25% ha superato i 300 euro. Solo il 22,2% è riuscito a rimanere tra i 100 e i 200 euro. A rendere il quadro ancora più critico, il 54,3% ha pagato di più rispetto all’anno precedente, con un incremento medio di circa 30 euro per il 30,4% dei cittadini. Non sorprende che un cittadino su tre (32,6%) abbia avuto difficoltà a saldare la tassa nei tempi previsti.

Tariffa puntuale: molti non la conoscono, altri la vorrebbero

La cosiddetta “tariffa puntuale”, che calcola il tributo in base alla quantità di rifiuti effettivamente prodotti, resta un concetto oscuro per oltre la metà degli intervistati (52,2%). Eppure, tra chi ne ha compreso il funzionamento, il 63% ne auspica l’introduzione, convinto che premi i cittadini virtuosi. Tuttavia, il 39% ritiene che non comp...



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