Tper taglia fuori USB, ma il giudice la smentisce: condotta antisindacale

3 mesi fa 297

La società che gestisce i trasporti pubblici, Tper, è stata condannata dal Tribunale del lavoro di Bologna per condotta antisindacale, dopo che avrebbe escluso l’Unione Sindacale di Base (USB) dai tavoli di trattativa sul contratto integrativo aziendale. La sentenza, firmata dal giudice Alessandro D’Ancona e datata 24 luglio, accoglie integralmente il ricorso presentato dal sindacato.

Secondo USB, la decisione arriva in seguito al rifiuto da parte dell’azienda di coinvolgere il sindacato nel confronto con le altre sigle sindacali, violando le disposizioni del contratto collettivo nazionale di settore e ignorando le norme sulle corrette relazioni sindacali previste dallo Statuto dei Lavoratori.

«Il tribunale di Bologna con questa sentenza di condanna ha accolto totalmente le ragioni avanzate da USB contro un comportamento antidemocratico e anticostituzionale che mirava a far fuori dal confronto sindacale la nostra rappresentanza aziendale», ha dichiarato l’USB, che definisce grave il fatto che si sia dovuti ricorrere al giudice per far valere un diritto elementare.

Per l’organizzazione sindacale, la sentenza rappresenta un precedente importante, in un periodo in cui la democrazia sindacale è sempre più messa in discussione. «Questa sentenza è un importante passo per affermare diritti sindacali, per garantire alle lavoratrici e lavoratori di TPER il diritto alla libertà di associazione sindacale, l’agibilità democratica ad un sindacato conflittuale e di classe».

USB sottolinea come la vicenda assuma un rilievo ancora...



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