Giovane detenuto evade dall’ospedale Sant’Orsola di Bologna, « fallimento del sistema penitenziario»

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Un detenuto pugliese appena maggiorenne è riuscito a evadere nella tarda serata di ieri dall’ospedale Sant’Orsola di Bologna, dove era stato trasferito per accertamenti clinici dopo un’aggressione subita in mattinata. Il giovane era associato all’Istituto Penale per Minorenni di Bologna. L’evasione, avvenuta nonostante la presenza di una scorta ridotta, ha sollevato nuove critiche sullo stato delle carceri italiane, soprattutto quelle per minori.

Secondo Gennarino De Fazio, Segretario Generale del sindacato UILPA Polizia Penitenziaria, il detenuto avrebbe finito di scontare la pena entro poche settimane, un elemento che, a detta del sindacalista, rende l’evasione un segnale preoccupante del fallimento del sistema penitenziario.

Il sistema carcerario sotto accusa

De Fazio ha sottolineato come questo episodio confermi l’incapacità delle carceri italiane, sia per adulti che per minori, di assolvere alle loro funzioni. “Le prigioni non rieducano, non interrompono i rapporti con l’esterno, non garantiscono sicurezza e, in molti casi, non rispondono nemmeno a logiche retributive”, ha dichiarato. Inoltre, ha denunciato le condizioni disumane che colpiscono tanto i detenuti quanto gli operatori penitenziari, descrivendo le carceri come “luoghi di sofferenza, generatori di morte e di crimini”.

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