In Emilia-Romagna il capitalismo avanza, stipendi più alti ai dirigenti e più bassi agli operai: i dati

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Dal 2012 al 2022, la retribuzione media giornaliera in Emilia-Romagna, depurata dal costo della vita, ha subito una flessione del 4%. Nonostante ciò, la regione continua a mantenere retribuzioni superiori alla media italiana: 104 euro contro i 99 euro nazionali. Questi dati emergono dallo studio “I numeri dell’economia regionale“, curato dal vicesegretario di Unioncamere Emilia-Romagna, Guido Caselli, e presentato a Bologna durante un incontro con il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli.

Andamento delle Retribuzioni per Categoria

Il rapporto evidenzia come le retribuzioni dei dirigenti siano cresciute dell’8% nel corso del decennio, arrivando a 552 euro, leggermente sotto la media nazionale di 555 euro. Restano invece stabili quelle dei quadri a 236 euro. In calo le retribuzioni degli impiegati (-4%, con una media di 109 euro) e degli operai (-4%, con 86 euro di media).

Tra i settori più colpiti dai cali retributivi spiccano le costruzioni (-9%), il commercio e la ristorazione (-6%), e i servizi alle imprese (-10%).

Gender Gap e Differenziale Generazionale

Il divario salariale tra uomini e donne rimane marcato. Gli uomini percepiscono una retribuzione del 38% superiore rispetto alle donne, un dato peggiore della media nazionale del



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