Oggi lunedì 8 settembre, primo giorno di apertura dei nidi e delle scuole dell’infanzia a Bologna, i servizi educativi comunali 0-6 anni hanno registrato disservizi a causa dello sciopero proclamato da FP CGIL, CISL FP e UIL FPL. La protesta arriva dopo il fallimento della conciliazione in Prefettura dello scorso luglio e denuncia l’assenza di risposte su questioni critiche che influenzano le condizioni di lavoro e la qualità dell’educazione.
Tra le criticità segnalate dai sindacati ci sono sedi inadatte al caldo e prive di spazi protetti, carenze di personale e sostituzioni insufficienti, sovraccarico per insegnanti e collaboratori, gestione disfunzionale del progetto Jolly e incentivi quasi simbolici rispetto al lavoro svolto. Le difficoltà coinvolgono anche coordinatrici e coordinatori pedagogici, oltre alle funzioni amministrative e tecniche di supporto.
Lo sciopero è stato accompagnato da un corteo partito alle 10 davanti alla Prefettura, con un comizio conclusivo in Piazza Maggiore, dove delegate e delegati del sistema integrato comunale hanno ribadito la necessità di interventi concreti e immediati per garantire servizi educativi di qualità.
I commenti politici
Samuela Quercioli, presidente del gruppo consiliare Bologna Ci Piace, ha commentato: «Il primo giorno di scuola a Bologna è stato segnato da uno sciopero dei nidi cittadini, che ha creato disservizi e disagi per le famiglie. Ritengo fondamentale che la Giunta ascolti i bisogni delle famiglie e traduca le parole in fatti concreti, soprattutto...